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CAFFÈ SAN CARLO 1822

Un magnifico
set cinematografico

Con i suoi capitelli corinzi, le dorature e le statue d’ispirazione classica, il Caffè San Carlo ha tutta l’aria di un tempio consacrato alla vita tranquilla. Eppure queste sale risuonano dei venti rivoluzionari del Risorgimento, delle correnti artistiche e dei progetti ambiziosi che hanno visto qui la luce, come la spedizione artica del Duca degli Abruzzi a bordo della Stella Polare. Illuminato da quello che – corre voce – sia il più grande lampadario in vetro di Murano d’Europa, il San Carlo è un magnifico set, per il cinema e per la fiction italiana, ma anche solo per una sorprendente pausa caffè.

In fede al suo nome, il San Carlo è un luogo in cui gustare l’alta pasticceria sabauda, sorseggiando un caffè di qualità (questo salotto è famoso le sue miscele pregiate!) o una cioccolata calda: uno spazio dedito alla conversazione e all’incontro in cui sedersi, rilassarsi e gustare le prelibatezze della tradizione, magari immaginando che proprio lì, nel tavolino in cui siamo seduti, Antonio Gramsci abbia bevuto un caffè.

BERE, VIVERE E MANGIARE

Al San Carlo

Con una proposta che va dalla colazione all’aperitivo, il San Carlo ha riaperto a 200 anni dalla sua prima apertura diventando caffetteria e bistrot delle Galleria d’Italia – Torino con i Costardi Bros e il loro pastry chef Andrea Valente.

Le viennoiserie, la pasticceria secca e le dolci monoporzioni, oppure il mondo della mixology contemporanea adattato a quello del Vermouth torinese, sono alcuni dei pianeti che ruotano attorno a un pranzo che si rifà al territorio e all’irriverenza gastronomica dei due fratelli Costardi.