Lampadari originali e un banco bar intarsiato anni Venti
Al Caffè Platti, tra i colori pastello e gli stucchi che sembrano realizzati al sac-à-poche, l’architettura d’interni gareggia con l’arte dolciaria: ogni pasticcino è realizzato da maestri alfieri della “pasticceria mignon”, tipica della tradizione; paste fresche, secche, salatini, sono minuscoli, raffinatissimi, venduti anche su catalogo online.
La vicinanza della casa editrice Einaudi e del liceo Massimo D’Azeglio ne ha favorito la frequentazione anche da parte di personaggi famosi sul piano culturale, basti ricordare Luigi Einaudi, Giulio Einaudi, Leone e Natalia Ginzburg, Cesare Pavese, tradizione culturale che Platti continua a preservare tramite molteplici iniziative; e proprio di fronte a Platti, seduti sulla panchina a lato dell’edicola, il 1° novembre 1897 alcuni studenti di quel liceo decisero la nascita dello “Juventus football club”.
Una ricetta rigorosamente segreta
Uno dei momenti in cui concedersi una coccola da Platti è sicuramente al mattino, la prima colazione: una delle più gustose e raffinate in città, i croissant si sciolgono in bocca, tutti di produzione propria, una golosità di cui godere in un’atmosfera d’altri tempi.
L’offerta però non si ferma qui; Platti propone anche aperitivi accompagnati da sfiziosi canapé nonché pranzi/cene di ottimo livello, anche in sale riservate, speciale vocazione per le eccellenze culinarie della tradizione piemontese.
Il caffè viene accompagnato da un cucchiaino di panna montata e, al tavolo, il consiglio è di consumarlo con una porzione di Torta Platti: un cuore morbido con una vellutata copertura al gianduja.